Quando si richiede un mutuo, una delle scelte piÚ importanti riguarda il tipo di tasso. Optare per un tasso fisso o un tasso variabile può influire in modo significativo sulla rata mensile e sul costo totale del finanziamento.
In questa guida scoprirai le differenze, i vantaggi e come scegliere la soluzione piĂš adatta alle tue esigenze.
Cosâè il tasso fisso
Il tasso fisso mantiene invariata la rata per tutta la durata del mutuo.
Ă calcolato sulla base dellâIRS (Interest Rate Swap) al momento della firma e rimane identico per tutti gli anni del finanziamento.
Vantaggi del tasso fisso
â Rata stabile e prevedibile nel tempo
â Massima sicurezza per chi preferisce evitare sorprese
â Ideale per mutui lunghi (20â30 anni)
Svantaggi
â In genere il tasso iniziale è piĂš alto di quello variabile
â Meno conveniente se i tassi di mercato scendono
Cosâè il tasso variabile
Il tasso variabile cambia nel tempo in base allâandamento dellâEuribor.
La rata può quindi aumentare o diminuire a seconda delle condizioni economiche.
Vantaggi del tasso variabile
â Tasso iniziale piĂš basso rispetto al fisso
â PossibilitĂ di risparmiare se i tassi restano bassi
Svantaggi
â Rata imprevedibile
â Maggior rischio per chi ha redditi poco stabili
â Può diventare costoso se i tassi crescono molto
Soluzioni ibride: misto e variabile con CAP
Molte banche offrono alternative intermedie:
Tasso misto: puoi cambiare tasso (da fisso a variabile o viceversa) a intervalli prestabiliti.
Tasso variabile con CAP: ti tutela con un tetto massimo oltre il quale la rata non può salire.
Quale tasso scegliere?
La scelta dipende da:
tua stabilitĂ lavorativa
orizzonte temporale del mutuo
propensione al rischio
contesto economico dei tassi
In sintesi:
Se vuoi sicurezza â Tasso fisso
Se cerchi risparmio iniziale e puoi gestire eventuali aumenti â Tasso variabile
Se vuoi flessibilitĂ â Tasso misto o variabile con CAP
Conclusione
Non esiste un tasso migliore in assoluto: esiste il tasso piĂš adatto alla tua situazione. Valuta sempre diversi preventivi e confronta il TAEG, che indica il costo reale del mutuo.










